Il ventiquattrenne Alberto Rabachin, originario di Vigevano, vince la competizione tra i delegati di Fisar che si sfidano ogni anno per la carica di Miglior Sommelier in occasione del Congresso Nazionale.
Durante il 52esimo Congresso Nazionale di Fisar – la Federazione Italiana Albergatori e Ristoratori – tenutosi a inizio ottobre, Alberto Rabachin ha vinto il titolo di “Miglior Sommelier dell’anno Fisar”, superando gli altri sfidanti in una serie di prove pratiche e teoriche.
Durante la finale, svoltasi a Savona a bordo della nave da crociera Costa Diadema, si sono sfidati i due migliori rappresentanti di ogni coordinamento nazionale Fisar, i quali raccolgono al loro interno varie delegazioni. Le prove comprendevano la gestione della sala coordinando camerieri e servizio dei vini, il racconto a tutto tondo un vino e due degustazioni alla cieca, pilastri fondamentali della didattica per ogni sommelier. La giuria ha decretato così la vittoria di Rabachin grazie a “un impeccabile servizio, una conoscenza approfondita e completa dei temi richiesti e un racconto emotivo del vino che è andato ben oltre la classica scheda di degustazione”.
Classe 2000, il percorso di Alberto nel mondo del vino inizia sotto la pandemia, quando di anni ne aveva 20, seguendo le orme della madre, delegata della sezione pavese della federazione. Il giovane, nativo di Vigevano, fa invece parte della Delegazione Fisar Milano Duomo, città in cui vive.
Il commento del Presidente Fisar Roberto Donadini
A premiare il neo campione, il Presidente di Fisar Roberto Donadini: “Questo premio ci dà l’occasione di ricordare che noi sommelier siamo ambasciatori del vino e per esserlo è necessario superare certi linguaggi ormai antiquati che ancora oggi persistono nell’ambiente. La reverenzialità con cui viene percepito il mondo enologico rischia spesso di ostacolare l’approccio dei neofiti. Fisar propone invece il contrario: la semplicità è il segreto del successo, senza però banalizzare la cultura millenaria di cui siamo portavoce.
Alberto Rabachin, nonostante la sua giovane età, è già un esempio da seguire: ha vinto, oltre che per le sue conoscenze, proprio grazie alla capacità di raccontare emotivamente un vino e raggiungere le persone in maniera diretta e appassionante“.