Piatto povero, tipico della tradizione campana. Ci abbiniamo la Falanghina del Sannio Persano 2023 Boschetto Campacci.
Ingredienti per 4 persone:
1 mozzarella vaccina (fiordilatte) del peso di circa 300 g; 1/2 filone di pane napoletano raffermo, di uno o due giorni; 3 uova; 1 manciata di farina; poco latte; sale, olio di oliva o di arachide per friggere.
Preparazione:
Tenere la mozzarella in frigorifero per un giorno o due perché si asciughi e si indurisca un poco e ricavare otto fette regolari di circa un cm di spessore.
Tagliare 16 fette di pane dello stesso spessore, privarle della crosta e ritagliarle in modo che abbiano più o meno la stessa forma della mozzarella.
Mettere una fettina di formaggio tra due di pane, infarinare leggermente i tramezzini insistendo particolarmente nella parte tagliata in modo che, con l’umidità della mozzarella, vi aderisca una maggiore quantità di farina.
Via via che sono pronti, accomodare i tramezzini, in un solo strato, in un largo piatto da portata profondo.
Sbattere le uova con cinque cucchiai di latte e versarle sui tramezzini. Girarli delicatamente un paio di volte e lasciarli riposare fino a quando avranno assorbito tutto l’uovo.
Mettere sul fuoco la padella con abbondantissimo olio e, quando è molto caldo [180°], friggere due o tre tramezzini per volta, girandoli una volta e lasciandoli cuocere complessivamente per quattro o cinque minuti, fino a quando saranno ben dorati.
Scolarli, passarli su un doppio foglio di carta da cucina e servirli caldi.
Vino in abbinamento:
(a cura di Stefania Vinciguerra)
Falanghina del Sannio Persano 2023 Boschetto Campacci
Colore giallo paglia verdolino. Fruttato e fragrante al naso con tipiche note di agrumi gialli (limone, bergamotto, cedro), frutta esotica e accenni di erbe aromatiche. Teso e agile al palato, fresco, salino, morbido e pieno, con buona persistenza finale.
Zona di produzione: Sannio Beneventano, in Campania, da un vigneto di 2 ettari posto a 120-300 metri di altitudine su terreni di origine vulcanica e precisamente su affioramenti di rocce vulcaniche costituite da tufo grigio eruttato dai vulcani flegrei più di trenta mila anni fa.
Vitigni: 100% Falanghina, con sistema di allevamento a cordone speronato. Densità di impianto 4000 piante per ettaro.
Vendemmia: la raccolta avviene manualmente a fine settembre, inizio ottobre.
Processi produttivi: le uve vengono sottoposte a criomacerazione in assenza di ossigeno a temperatura di 8-10 °C a cui segue una pressatura soffice. La fermentazione alcolica avviene in serbatoi di acciaio inox a 12-15°C per circa 2° giorni, esaltando in questo modo le caratteristiche aromatiche del vino. La fermentazione malolattica non viene svolta. Affinamento in bottiglia minimo 2 mesi.
Gradazione alcolica: 13% vol.
Temperatura di servizio: 8-10°C
Abbinamenti consigliati: antipasti leggeri, riso o pasta con frutti di mare, minestre di legumi o zuppe con funghi. Ottimo l’abbinamento con pesce grigliato o fritto e carni bianche.[/vc_column_text][/vc_column][/vc_row]
1 commento
Ottima e fedele riproduzione della ricetta di Ada Boni. Anche io la preparo nello stesso modo, avendola vista piu’ volte preparata da mia nonna, cuoca professionista dai primi anni del 1900, che ovviamente si ispirava per le sue ricette ai sacri testi( come li definiva lei) dell’Artusi e della Boni.