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Vini e supermercati

Vini e supermercati

La Grande Distribuzione Organizzata (GDO) è oggi il canale principale per la vendita di vino in Italia, intercettando un pubblico sempre più vasto e variegato. A partire dal 3 aprile, affronteremo l’argomento con una serie di approfondimenti.

Quante volte si sente dire “io non comprerò mai vino al supermercato”, oppure “quello è un vinaccio da supermercato”. Affermazioni fatte in genere da chi vuole apparire un sussiegoso esperto, raffinato e un po’ snob, almeno nelle scelte “vinose”.

Eppure, il mondo dei “supermercati” o, meglio, della Grande Distribuzione Organizzata, rappresenta in percentuale il doppio dell’Horeca, il settore dei ristoranti e delle enoteche, e determina in modo decisivo il mercato del vino a livello nazionale. Non parliamo poi di cosa accade all’estero, con gruppi enormi come Sainsbury’s, Aldi, Tesco, Leclerc e quant’altro. 

Abbiamo perciò deciso, affidando la cosa a Pietro Rocchelli, che di quel settore è un esperto, di affrontare l’argomento su DoctorWine. Anche per sottolineare come “i supermercati” non sono affatto un settore uniforme e che la GDO si declina in molte sottocategorie, dai discount a Eataly, tanto per capirci. 

Non si tratta di fare il tifo contro l’Horeca, anzi. Ma solo di raccontare a lettori e ai produttori che ci leggono come funzionano le cose, per capire come quel settore così importante funziona e come eventualmente vada affrontato. 

Il vino nella GDO: un viaggio tra numeri, strategie e tendenze

Dietro uno scaffale ordinato si nasconde una rete di strategie complesse, che determinano quali vini troviamo, come vengono selezionati, quali trend influenzano le scelte d’acquisto e quali leve commerciali vengono utilizzate per stimolare il mercato.

In un momento in cui il consumo di vino in Italia sta attraversando profondi cambiamenti – con volumi in lieve contrazione ma una crescita della fascia premium – diventa essenziale comprendere le dinamiche che regolano il rapporto tra vino e GDO.

Ci proponiamo di esplorare a fondo il settore, analizzando dati di mercato, strategie assortimentali, promozioni, private label e l’approccio delle principali insegne italiane. L’obiettivo? Offrire una chiave di lettura chiara e approfondita su come il vino si sta trasformando all’interno della grande distribuzione, evitando luoghi comuni e proponendo punti di vista inediti.

Un percorso in 12 tappe

1 – Il contesto: il vino nella GDO tra sfide e opportunità
Un’analisi generale sull’andamento del mercato vinicolo nella grande distribuzione, tra calo dei volumi e crescita del valore medio delle bottiglie vendute.

2 – Strategie assortimentali e category management
Come le insegne costruiscono la loro offerta vinicola: equilibrio tra grandi brand e scelte più ricercate, localismo e personalizzazione.

3 – Il peso delle promozioni: leva imprescindibile o rischio svalutazione?
Gli sconti nel vino funzionano ancora? Quali sono i rischi di una strategia basata sul ribasso dei prezzi?

4 – Private label e vini a marchio dell’insegna
Le private label stanno cambiando le regole del gioco: un’analisi sulle strategie dei retailer nel settore vinicolo.

5 – Localismi vs. tronco comune assortimentale
Quanto spazio hanno i vini territoriali nei supermercati e come convivono con le grandi etichette nazionali?

6 – Il vino in Esselunga
Il modello Esselunga tra selezione accurata, premiumizzazione dell’offerta e digitalizzazione del reparto enoteca.

7 – Il vino in Coop
La strategia di Coop tra radicamento territoriale e private label come Fior Fiore e Assieme.

8 – Il vino in Conad
L’approccio della più grande insegna della GDO italiana: valorizzazione del localismo e sviluppo delle private label.

9 – Il vino in Carrefour
Come l’unico player internazionale presente in Italia sta gestendo il vino tra brand francesi, private label e segmentazione dell’offerta.

10 – Il vino nei discount: Lidl e Aldi
La rivoluzione dei discount: da prodotti di fascia bassa a referenze sempre più curate e competitive.

11 – Il vino nei discount: MD ed Eurospin
Il ruolo di MD ed Eurospin nell’evoluzione del mercato vinicolo dei discount.

12 – il caso Esselunga e Selex
Dall’Enoteca Esselunga alle strategie di Selex: due modelli diversi, ma entrambi in crescita.

Perché seguire questo percorso?

Dati di mercato aggiornati per comprendere dove sta andando il settore.
Approfondimenti strategici su assortimenti, promozioni e private label.
Analisi delle principali insegne per scoprire le differenze e i modelli vincenti.
Uno sguardo critico e innovativo, senza ripetere concetti già abusati.

La GDO è il vero termometro delle abitudini di consumo e capire come evolve il vino sugli scaffali dei supermercati significa comprendere il futuro del settore vinicolo in Italia.

Da giovedì 3 aprile, e per 12 puntate che verranno pubblicate ogni due settimane, avremo gli approfondimenti che Pietro Rocchelli ci proporrà. Credo saranno sorprendenti.

 

4 commenti

Vito Paternoster 24 Marzo 2025 at 11:12

Complimenti cari amici,
Il lavoro che svolgerete sarà sicuramente di grande aiuto all’intero comparto in quanto l’eterno conflitto tra Horeca e Gd è ormai alla frutta!
La convivenza tra i due canali sta premiando il lavoro di tanti professionisti addetti che continuano ad offrire più oppurtunita’ al mondo del vino e di questi tempi non è poca cosa.
Vito Paternoster

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Sergio Soavi 24 Marzo 2025 at 21:37

Sono molto curioso e penso che Cernilli saprà affrontare questo temo con l’onestà intellettuale che da sempre ne caratterizzano la maniera di porgere stimoli e costruzione di opinioni

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Franco Salvatore Sozzi 25 Marzo 2025 at 7:00

Lodevole iniziativa, anche se tutti sanno che le principali GDO tendenzialmente espongono le stesse bottiglie e l’esselunga e’ un gradino sopra avendo una piccola percentuale di etichette che potrebbero stare in enoteca e su di esse talvolta applica sconti, cosa che nessun altro competitor fa (forse visto una volta al galassia). Sarebbe invece interessante indagare a fondo sulle scelte di acquisto e sul perche’ nessuno ha il coraggio (ma io penso sia impreparazione) di acquistare dalle piccole cantine bocce nella fascia di prezzo 8-12 optando invece per le “versioni supermercato” delle grandi case.

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Giancarlo Bertazzo 25 Marzo 2025 at 14:45

Molto interessante. Sono curioso di leggere se trovo conferme ulle toerie che mi sono fatto osservando lo scaffale dell’ Esselunga che frequento.
Grazie, Giancarlo

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