È nato il nuovo vino in casa PuntoZero sui Colli Berici, Marcella, classico blend dei Colli Berici: Merlot, Cabernet Sauvignon, Tai rosso. Un vino caldo e potente, dal prezzo contenuto.
In casa PuntoZero è nato Marcella. Il nuovo vino rosso che celebra i Colli Berici nella loro essenza e personalità. Quali esse siano, le ho scoperte dalle parole di Marcella Toffano De’ Besi alla guida dell’azienda di Lonigo, sulle colline dalla terra ricca e preziosa del territorio in provincia di Vicenza.
Lamentavo di non parlarne mai abbastanza, ma per fortuna ogni tanto arrivano inviti tanto graditi come quello di Marcella Toffano, Anna e Carolina De’ Besi. A dare il suo nome e questo nuovo prodotto sono state proprio le figlie che nella nuova etichetta hanno riconosciuto tutta la personalità della madre.
Un progetto chiamato PuntoZero
Siamo a Lonigo, qui in collina, nasce un progetto che si chiama PuntoZero. Dallo zero di passi in avanti ne ha fatti davvero parecchi. Non si tratta solo di vino, la faccenda qui è molto più complessa. Bosco, alberi da frutto, orto, erba aromatiche, fiori spontanei e non, animali al pascolo, numerosi abitanti appartenenti alla fauna selvatica, così come ricchezza in termini di nature del suolo. Basaltico ricco in ferro dalle inconfondibili sfumature rosse, fino ai fossili bianchi e gialli, alle riserve in acqua che arrivano dai boschi alle spalle, passando per i venti che tutto muovono e alimentano. Alzano e abbassano le temperature, favoriscono in una preziosa alleanza con le api l’impollinazione, rimescolano le carte in un gioco di equilibri e rispetto tra l’uomo e la natura.
La mia prima volta
PuntoZero custodisce una componente di poesia, e poetica è anche l’immagine che io associo a questo posto. Era il 2019, che sembra così lontano, quando ho fatto la conoscenza di questo luogo. Capitata per caso rimango rapita da un’immagine che ancora oggi è la prima che mi viene in mente quando ci penso. Dalla sala degustazione, attraverso una piccola finestrella in una stanza secondaria intravedo la collina alle spalle della cantina. Perfettamente incorniciati in quel quadro naturale c’erano due cavalli al pascolo intenti a brucare in una dimensione di calma e serenità. All’epoca, io che serena non ero affatto, per un attimo durato un secolo, mi sono fermata a contemplare (fino a desiderarla) quella calma, quella pace e quella serenità. A PuntoZero quelle sensazioni devono regnare per forza. L’impressione è che posti come questo, anche se tutto sembra andar male, riescano prima o poi a portare di nuovo l’equilibrio ribaltando le situazioni.
Biodiversità e vecchie vigne
Aneddoti e sensazioni personali a parte, di fatto c’è che l’azienda è diversificata e certificata biodiversity. Esilarante, quanto autentico, il racconto di Marcella su una delle prime visite degli ispettori per analizzare e monitorare l’azienda. Rospi, vermi, insetti più o meno invitanti sono stati scoperti e catalogati, per non parlare delle specie di piante e fiori che coesistono e fanno spazio alla vite. Qui, tra i 50 ettari di terra di cui 12 a vigneto, fanno capolino delle vecchie viti. Piante di 40-50 anni che precedono la venuta di Marcella e Andrea nel 1994.
Dalle vigne antiche, i cui legni custodiscono più di chiunque altro in azienda la memoria di questo territorio, con la vendemmia 2022 nascono le prime 3000 bottiglie del nuovo vino di casa PuntoZero sui Colli Berici Marcella Colli Berici. Simbolo del territorio innanzitutto in quanto blend di tre uve. Merlot, Cabernet Sauvignon e Tai Rosso. Il primo con una permanenza in legno piccolo, per il resto tutto acciaio. Caldo e potente, come questo territorio sa trasformare i vini, diventa Marcella poco dopo la vendemmia trovando unione in acciaio e riposando in bottiglia per circa 6 mesi per poi uscire sul mercato. Un blend caratteristico e dal carattere, dal gusto e dal prezzo POP.
Realizzato con le uve più rappresentative e provenienti dalle viti più vecchie, dedicato per giunta alla fondatrice dell’azienda non si tratta del vino più prestigioso che l’azienda produce!
Ma come è possibile?
La risposta è semplice. Non rappresenta l’apice della produzione aziendale ma non per questo è meno ambizioso. Accessibile non è banale. Accessibile è accogliente. Come l’accoglienza che, in quella primavera 2019, Marcella ha riservato anche a una me sconosciuta. Permettendomi di affacciarmi a un progetto che non è mai stato fermo ed è vitale nell’animo. Così doveva essere il vino che porta il suo nome. Vibrante, mai fermo, accessibile, accogliente, ospitale. Nello stappare la bottiglia, degustarla e raccontarvela non resta che rivolgervi anche l’invito di andare a scoprire di persona l’azienda PuntoZero. Mi farete sapere poi se ho ragione e anche voi creerete ricordi destinati a venirvi appresso ovunque la vita vi porti.
Benvenuto Marcella, un altro passo in avanti che dallo zero porta sempre più in alto.