In ogni bicchiere, il Sauvignon offre un'esperienza gustativa avvincente, invitando gli amanti del vino a esplorare la ricchezza e la diversità delle sue espressioni nelle varie regioni del paese.
Come ogni wine lover sa, il Sauvignon è una varietà di uva che produce vini bianchi caratterizzati da un profilo aromatico distintivo. Originaria della regione della Loira in Francia, si è diffuso in tutto il mondo ed è ora coltivata in molte regioni vinicole, inclusa l’Italia.
Nonostante il suo profumo sia così caratteristico, però, il Sauvignon ha la capacità di esprimere le peculiarità del terroir locale. Ciò significa che il clima, il suolo e altri fattori ambientali e umani influenzano il profilo aromatico e gustativo del vino che se ne produce.
Breve storia degli stili
Potremmo dire che in principio era la Francia. I vini della Loira, come quelli di Sancerre e Pouilly-Fumé, hanno dettato legge, insegnando a tutto il mondo come produrre questo vino. L’uso di tecniche tradizionali come la fermentazione in acciaio inox o in botti di legno, spesso il contatto prolungato con i lieviti contribusce a una maggiore complessità. La caratteristica di questo stile è la complessità aromatica mai eccessiva e l’eleganza gustativa.
A cambiare le carte in tavola sono arrivati i neozelandesi. Nelle regioni di Marlborough, nell’Isola del Sud, il clima marittimo e freddo contribuisce a una maturazione lenta delle uve. La vinificazione è spesso incentrata sull’utilizzo di fermentazioni a basse temperature in acciaio inox, in riduzione, per preservare la freschezza e la vivacità espressiva. Ne risultano vini dal profilo aromatico più esplosivo e concentrato rispetto ai francesi, dagli intensi aromi di frutta tropicale, come maracuja e kiwi, oltre a netti sentori di erbe, come ortica e basilico.
Le differenze tra i Sauvignon francesi e neozelandesi sono talmente evidenti nei profili aromatici da aver creato due scuole di pensiero, entrambe con i loro sostenitori.
Storia e diffusione in Italia
L’introduzione del Sauvignon in Italia risale principalmente alla seconda metà del XIX secolo. Inizialmente coltivato nelle regioni del nord-est, l’uva ha successivamente trovato terreno fertile anche in altre aree vinicole del Paese.
Il Friuli-Venezia Giulia, noto per la sua vocazione per i bianchi, è stato uno dei pionieri nella coltivazione del Sauvignon in Italia. Le colline del Collio e del Colli Orientali del Friuli offrono condizioni climatiche e terroir ideali per questa varietà. I Sauvignon della regione hanno spesso profumi di agrumi, erbe aromatiche e salinità.
Nel cuore delle Alpi italiane, il Trentino Alto Adige è un’altra regione che ha abbracciato con successo la coltivazione del Sauvignon. Le vigne situate ad alte quote e i suoli minerali conferiscono ai vini una freschezza vibrante, con aromi che spaziano da frutta tropicale a sfumature di pepe verde.
Nelle altre regioni italiane, le aziende vinicole spesso sperimentano diverse tecniche di vinificazione per valorizzare al meglio le caratteristiche uniche del Sauvignon, ispirandosi alcuni produttori allo stile francese, altri a quello neozelandese e scegliendo altri una via intermedia, secondo i gusti personali e le filosofie aziendali.
Vi proponiamo quattro Sauvignon da regioni diverse, che abbiamo segnalato nella nostra guida Vini per tutte le tasche.