DegustazioniVini per tutte le tasche

I magnifici 4 della convenienza

Vini buoni e convenienti DoctorWine 2025

Approfondiamo la conoscenza con i 4 vini che si sono piazzati ai vertici della classifica dei vini con il miglior rapporto qualità/prezzo.

Se vi domandate perché proprio quattro e non, come si fa di solito, il podio e cioè i primi tre, è presto detto: questi 4 vini si trovano tutti in vendita a 7 euro, mentre gli altri che seguono nella classifica sono in vendita a un prezzo leggermente più alto. Abbiamo quindi pensato che valesse la pena andare a conoscere meglio tutti quanti questi magnifici 4 della convenienza. 

Il Bianchello del Metauro

Come sapete, il nostro campione di quest’anno è un marchigiano, e precisamente un Bianchello del Metauro. Si tratta di una denominazione piccolina, tutta rivolta al retroterra di Fano, nelle Marche del nord, verso la Romagna. Qui l’uva Bianchello o Biancame, che appartiene alla famiglia dei Trebbiani toscani, trova un suo storico territorio di elezione. Il Bianchello del Metauro Doc può essere declinato in diverse tipologie, oltre la “classica”: Superiore, Passito e Spumante. In questo caso, parliamo della versione “classica”, quella di base, che amiamo per questo suo essere facile (che non vuol dire semplice), beverina, leggera.

Il produttore che abbiamo premiato è Tommaso Di Sante, che guida con mano decisa e sorriso gentile l’azienda di famiglia, dotandola via via di tutto ciò che la modernità richiede: bella sala degustazione, bella cantina, voglia di accoglienza (fa parte del circuito delle fattorie didattiche) e naturalmente buoni vini e anche un olio evo di particolare pregio, tutti da agricoltura biologica certificata.

Quasi ex-aequo un Montepulciano d’Abruzzo

Scendiamo poi lungo la costa per arrivare in Abruzzo, a una tipologia di vino molto più conosciuta: il Montepulciano d’Abruzzo, che non ha certo bisogno di presentazioni. Stefano Illuminati, con la collaborazione del fratello Lorenzo e della nuova generazione, prosegue l’opera del padre Dino, che ha portato i suoi vini sulle tavole di mezzo mondo. Un risultato ottenuto anche con una politica di prezzi di rara onestà e lungimiranza. L’azienda è a Controguerra, sul lato abruzzese della Valle del Tronto, dove scorre il confine con le Marche, un angolo d’Abruzzo dove le colline sfiorano il mare. Qui, da più di cento anni, la famiglia Illuminati crea il proprio vino con una passione che si rinnova di generazione in generazione.

In Toscana, a Montepulciano 

Passiamo sull’altro lato degli Appennini per approdare in Toscana, dall’uva Montepulciano alla cittadina di Montepulciano, in provincia di Siena. Non entriamo qui nel merito della confusione che si crea per molte persone, dove lo stesso nome definisce un’uva e una città senza che queste abbiano niente a che fare l’una con l’altra. 

Parliamo invece del Rosso di Montepulciano, che è il vino giovane che insiste sullo stesso territorio del Vino Nobile, il comune di Montepulciano appunto, solo nell’area collinare di produzione che passa da 250 a 600 metri di altitudine. La base ampelografica è costituita per almeno il 70% da Sangiovese, in particolare il biotipo locale chiamato Prugnolo gentile, con vitigni complementari sia autoctoni che internazionali.

Abbiamo scelto quello della Vecchia Cantina di Montepulciano, una realtà sociale fondata nel 1937, la prima in Toscana, che sotto la guida dell’attuale presidente Andrea Rossi, coadiuvato dalla consulenza enologica di Lorenzo Landi, sta mostrando una grande crescita qualitativa. L’azienda consta di 400 soci e produce circa 7 milioni di bottiglie, divise in diverse linee. Questo Rosso fa parte della linea base.

… e in Chianti

Andiamo nel Chianti senese, a pochi metri dal confine con il Chianti Classico di Castellina. La Melini, infatti, azienda storica che produce vino dal 1705, oggi nella costellazione del Gruppo Italiano Vini, si trova proprio al confine e possiede vigneti sia in Chianti Classico che nella zona al di fuori del disciplinare, che rientra appunto nella Docg del Chianti. Una solida storia produttiva alle spalle, che l’ha portata ad essere una delle prime aziende ad esportare Chianti in fiasco, già nel 1860. 

La proprietà di 556 ettari tra Siena e Firenze, con 86 ettari vitati, comprende diversi poderi. Il Chianti che abbiamo scelto deriva dal Podere San Lorenzo, affacciato sulle colline che dominano la Val d’Elsa, a 330 metri di altitudine all’interno di una maestosa riserva naturale di Cipressi. 

PER LEGGERE LE DESCRIZIONI DEI VINI, CON IL PUNTEGGIO E IL PREZZO MEDIO A SCAFFALE, CLICCA SULLE SCHEDE SOTTOSTANTI.

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