DegustazioniLa verticale

Vino e salute: binomio possibile?

Innaugurazione cantina Vespa Vignaioli per Passione

Del binomio vino e salute si è parlato in un convegno vicino Manduria organizzato dal giornalista–vignaiolo Bruno Vespa che per l’occasione ha riunito un tavolo di veri esperti.

Il binomio vino e salute è possibile o no? L’argomento, acceso e dibattuto da sempre, è stato approfondito a Manduria. L’occasione è stata la due giorni organizzata da Bruno Vespa nella cornice di Masseria Li Reni per festeggiare con l’apertura al pubblico i 10 anni di nascita della cantina Vespa Vignaioli per Passione”. 

L’avventura di Bruno Vespa come vignaiolo è partita nel 2014, sin da subito ha puntato sul coinvolgimento dell’intera famiglia, la signora Augusta e i figli Federico e Alessandro. Alla domanda sul perché abbia preferito questa zona e non un’altra ha risposto: “Ho scelto la Puglia, regione baciata da Dio per le meraviglie che la natura offre, e ho scelto Manduria, in provincia di Taranto, vicinissima al mare Jonio, perché l’amico Riccardo Cotarella, che mi accompagna con la sua straordinaria sensibilità, ha deciso di condividere la scommessa di fare dei grandi vini autoctoni”. 

L’azienda, che ha come dirimpettaio Gianfranco Fino, si estende su una superficie di circa 46 ettari di cui 34 a vigneto, dislocati tra Manduria ed altre aree limitrofe con una produzione che si aggira sulle 400 mila bottiglie. La masseria, sobria ma elegante, è un luogo di grande bellezza, conta 16 suites, di cui due tonneau con vista sui vigneti, alcune con piscina privata, poi una SPA e il ristorante, Donna Augusta inaugurato nel 2021 e guidato dallo chef stellato Paolo Gramaglia che valorizza le materie prime locali.

Azienda pugliese Vespa vignaioli per passione

Sì a un consumo moderato e consapevole

La manifestazione, che ha ospitato nomi illustri del giornalismo e della medicina, ha acceso i riflettori dei media sulla terra del Primitivo di Manduria. A dialogare con Bruno Vespa c’erano: Giorgio Calabrese, presidente della sezione Sicurezza Alimentare del Comitato Nazionale, Massimo Massetti, direttore della Cardiochirurgia del Policlinico Gemelli, Michele Mirabella, giornalista e conduttore del programma Elisir su Rai3, e il presidente degli enologi mondiale Riccardo Cotarella. 

In Europa c’è ancora chi spinge per una direzione più salutista e cerca di equiparare il consumo di vino alle sigarette prevedendo l’obbligo di un’etichetta che avverta sui rischi dell’alcool. 

Giorgio Calabrese Dietologo
Giorgio Calabrese dietologo

Giorgio Calabrese: niente alcol per i ragazzini

L’opinione comune è che il vino vada consumato con moderazione e consapevolmente. Il vino è un alimento liquido, non una bevanda. È composto da acqua, tra il 70 e il 90%, e alcol etilico, tra il 6 e il 16% e per la restante parte di zuccheri, glucosio e fruttosio – ha sentenziato Giorgio Calabrese -. Due bicchieri al giorno a stomaco pieno non fanno male, anzi apportano al nostro organismo sostanze nutritive e antiossidanti”. 

“I ragazzini, di contro, non dovrebbero bere alcool – ha proseguito Calabrese –, il loro fegato non è adatto a metabolizzarlo, se iniziassero a bere vino a 18 anni potrebbero continuare fino ai cento. È in discussione l’abuso di alcool, non l’uso moderato. Si parla poco o niente dei superacolici, si predica erroneamente su ciò che può essere mediamente problematico: il grado alcolico del vino si aggira sui 14°, il grado alcolico del superalcol tocca i 40°. Il gap è ampio, perché si fa il paragone?”.

Professor Massimo Massetti, cardiologo
Professor Massimo Massetti, cardiologo

Massimo Massetti: il vino ha effetti protettivi sul sistema cardiovascolare

Il vino è stato demonizzato – ha ribadito Massimo Massetti -. Il fattore genetico è condizionante ma anche lo stile di vita e le abitudini alimentari. L’uso equilibrato del vino ha effetti positivi e protettivi sul cuore e sul sistema cardiovascolare e poi delle proprietà non biologiche. Il vino stimola le relazioni e la socialità e crea condizioni di benessere che attraverso complessi meccanismi agisce sull’ipertensione e le infiammazioni croniche”.

Michele Mirabella
Michele Mirabella

Michele Mirabella: moderazione del consumo

Il vino va condiviso con parsimonia, in 28 anni di puntate di Elisir ho imparato che la moderazione della polemica deve essere uguale alla moderazione del consumo, più si polemizza e più si spinge alla trasgressione. Si finisce così a fare pubblicità all’eccesso e non al vino – ha sottolineato Michele Mirabella -. L’ubriacatura non era condivisa nemmeno dai poeti. Puleio diceva: “Il primo bicchiere appartiene alla sete, il secondo all’allegria, il terzo alla voluttà ma il quarto alla follia”.

Il dibattito è stato interessante e coinvolgente, sicuramente ce ne vorrebbero di più nella terra del Primitivo con un parterre di tale livello.

Al termine dei lavori, abbiamo avuto modo di fare una mini verticale del Salento Bianco Donna Augusta, uno dei vini di punta della cantina.

DEGUSTAZIONI

PRODUTTORI

1 commento

Giuseppe Macchi 2 Dicembre 2024 at 11:36

Ho già avuto modo di conoscere la vostra produzione alcuni anni fa a Londra (Istituto italiano di cultura) coi vostri vini 🍷 presentati da Bruno e i suoi figli. Fui lusingato dalla qualità
di vini prodotti. Desidero sapere il nome del distributore in
GB 🇬🇧

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