DegustazioniLa verticale

Vigna Ganger, il Pinot Nero Riserva di Girlan

Girlan, Daniele Cernilli e Philip Nocker

Una degustazione di 5 annate del Vigna Ganger hanno dimostrato l’eleganza di questo Pinot Nero altoatesino da una singola vigna di Mazon.

In Italia, il sistema cooperativo rappresenta sia in termini enologici che economici una importante realtà: si contano più o meno 140mila soci, 500 cantine cooperative, 9mila addetti e un giro d’affari da 4,3 miliardi di euro annui. È “l’altra metà del vino italiano” (citazione il Sole24h). 

L’Alto Adige è la regione in cui le cantine sociali funzionano meglio, sono strutture così efficienti, consolidate e all’avanguardia che ne hanno segnato profondamente l’identità e l’immagine, sono considerate tra le migliori al mondo. La varietà del terroir e la capacità di adattamento a un territorio dai forti contrasti climatici e morfologici danno vita a una molteplicità di vini che sono la manifestazione di alta qualità, complessità, carattere e unicità. 

Girlan, la sala della verticale
Girlan, la sala della verticale

Le cooperative

Quali sono le ragioni del successo? Il sistema organizzativo delle cooperative è un meccanismo così collaudato da garantire a 3.200 famiglie di viticoltori un’attività solida e redditizia, un aggiornamento professionale continuo e un grado di innovazione tecnologica che il singolo vignaiolo, da solo, non potrebbe avere. Qui, la parcellizzazione del vigneto è un valore aggiunto: i prezzi delle etichette grazie anche a una differenziazione di gamma, non sono mai troppo bassi, anzi sono sempre tarati verso l’alto. 

Il concept altoatesino è un modello da imitare. Eccezion fatta per le aziende cooperative che svolgono un egregio lavoro, nel Belpaese non mancano i casi di cantine sociali gestite male, che pagano poco o niente i propri conferitori. 

Girlan, vigneto Pinot Nero
Girlan, vigneto Pinot Nero


Tornando in Alto Adige, percorrendo la pittoresca Strada del vino, ad Appiano, frazione del comune di Cornaiano si incrocia la cantina di Girlan. Fondata nel 1923
Kellerei Girlan è una delle più autentiche interpreti del Pinot Nero, sebbene vi si coltivano anche Pinot bianco, Schiava, Gewürztraminer e Lagrein. 

In 100 anni i 24 viticoltori/fondatori sono diventati 200, coltivano 220 ettari di vigneti sparsi nelle aree produttive più vocate tra l’Oltradige e la Bassa Atesina, la produzione totale è di 1,5 milioni di bottiglie suddivisa tra 55% vini bianchi e 45% di vini rossi che vengono esportati in 30 stati esteri. Il Pinot Nero o Blauburgunder, come chiamar si voglia, è il vitigno protagonista indiscusso. 

La degustazione

Con questa tipologia, elegante e coinvolgente come pochi altri vini, è nata un’appassionata storia di studio e dedizione che ha toccato il suo apice con l’insediamento in azienda dell’enologo Gerhard Kofler e del direttore Oscar Lorandi. Grazie a loro, il percorso sul Pinot Noir si è sempre più indirizzato verso la valorizzazione di 3 specifiche microzone (Girlan, Pinzon e Mazon), con l’obiettivo di esaltarne le caratteristiche e diventare, al tempo stesso, un esempio di qualità. 

Girlan, verticale Vigna Ganger Pinot Nero Riserva
Girlan, verticale Pinot Nero Riserva Vigna Ganger


Le cinque etichette di Pinot Nero: Patricia, Flora, Trattmann, Curlan e Vigna Ganger valorizzano in modo differente le peculiarità di queste sottozone – afferma Philip Nocker, il responsabile vendite Italia –. Patricia e Flora fondono insieme con percentuali differenti le vigne dei tre areali, con l’obiettivo di ottenere vini di grande equilibrio e piacevolezza. Trattmann coniuga in parti uguali l’eleganza di Mazon e la personalità di Girlan. Infine, Curlan e Vigna Ganger rappresentano l’espressione più pura che si possa ottenere da singole parcelle: il primo esprime la forza e la freschezza di Girlan, mentre il secondo esalta la raffinata eleganza che nasce da un singolo vigneto monopole di Mazon. Dal 2008 eravamo alla ricerca di un Cru particolarmente vocato alla produzione di questa nobile varietà di origine francese. Dopo anni di prove di microvinificazione, abbiamo scelto la Vigna Ganger. Da 1,2 ha si ottengono 2000 bottiglie circa”. 

Lo scorso Taormina Gourmet Daniele Cernilli e Philip Nocker hanno condotto una verticale con 5 annate storiche, molte ormai fuori commercio, alla scoperta delle sfaccettature del Pinot Nero di Vigna Ganger.

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DEGUSTAZIONI

PRODUTTORI

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