Aumentare la consapevolezza dei consumatori attraverso promozione e divulgazione del territorio calabrese: ecco ciò che emerge dai risultati dello studio scientifico
Saper valutare la percezione dei consumatori riguardo a un determinato prodotto o servizio è sempre fondamentale per programmarne lo sviluppo e la promozione. Il Consorzio di Tutela Vini Doc Cirò ha commissionato a Wine Intelligence proprio uno studio in questo senso. Lo studio, finanziato dal Consorzio, grazie al contributo della Regione Calabria, ha messo a confronto i risultati emersi in relazione alla Denominazione d’Origine Cirò con la percezione delle altre Doc italiane. Wine Intelligence ha dunque incentrato la ricerca sulla codifica e l’analisi dei dati emersi dallo studio del mercato dei consumatori, con particolare focus sul mercato nazionale e sul mercato tedesco.
“Per la prima volta è stato condotto uno studio di tale spessore sul vino del Cirò – dichiara Raffaele Librandi, Presidente del Consorzio di Tutela Vini Doc Cirò e Melissa. – Abbiamo scelto di investire in questa ricerca in quanto negli ultimi anni abbiamo riscontrato un interesse crescente sul Cirò e più in generale sui nostri vini. Abbiamo dunque voluto approfondire questa tendenza attraverso una fotografia nitida e dettagliata della nostra denominazione, che potesse diventare lo strumento per delineare una strategia di promozione, basata su azioni mirate e più efficaci.”
L’obbiettivo per il Consorzio è, infatti, quello di trasformare i dati emersi in azioni concrete volte a promuovere l’identità e la qualità dei vini del cirotano a livello nazionale ed internazionale. “Analisi quali quelle che Wine Intelligence ha sviluppato per il Consorzio Cirò e Melissa – commenta Pierpaolo Penco, Docente ed esperto di marketing del vino – permettono di raccogliere informazioni e dati attendibili sul comportamento e le attitudini dei consumatori di vino, a iniziare da Italia e Germania che sono i primi due mercati di vendita della Denominazione. I risultati segnalano come non si possa trascurare un’attività di promozione per farsi conoscere di più e meglio, a patto di realizzare interventi mirati che abbiano come obiettivo finale la crescita della percezione del marchio della Doc e, quindi, la considerazione e la disponibilità dei consumatori a spendere per acquistarne i vini. Ciò può essere svolto attraverso una pianificazione strutturata di marketing e comunicazione proprio alla luce dei fattori ambientali che le analisi hanno permesso di scoprire o confermare.”
A questo proposito, appare inoltre chiaro come lo studio metta in risalto la necessità di veicolare la promozione dei vini attraverso una maggiore conoscenza e divulgazione del territorio calabrese.
“Far conoscere il vino Cirò, trasmettere il suo valore di alta qualità, non può prescindere dall’attribuzione di maggior valore a tutto il sistema Calabria. Il coinvolgimento delle istituzioni per una Doc di nicchia, fatta di tante piccole aziende, è essenziale. Abbiamo bisogno di lavorare in sinergia per poter far conoscere la nostra denominazione nei mercati e farlo con una strategia precisa”, conclude Raffaele Librandi.
Al convegno, che si è svolto presso Borgo Saverona di Cirò Marina, hanno partecipato e sono intervenuti esperti del settore e rappresentati di diverse istituzioni e organizzazioni, a dimostrazione degli intenti di un lavoro collettivo per la promozione del territorio. Tra i relatori Raffaele Librandi Presidente del Consorzio di Tutela Vini Doc Cirò e Melissa; Pierpaolo Penco, Docente ed esperto di marketing del vino; Angelo Radica, Presidente nazionale Associazione Città del Vino; Giacomo Giovinazzo, Direttore generale Dipartimento Agricoltura della Regione Calabria; Sergio Ferrari, Sindaco di Cirò Marina, e Gianluca Gallo, Assessore all’Agricoltura, Risorse agroalimentari e forestazione della Regione Calabria.
Noi di DoctorWine abbiamo sempre creduto nelle potenzialità del Cirò. Vi presentiamo a seguire le Riserve attualmente in commercio che più ci sono piaciute (per leggere la scheda cliccare sul nome).