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Pol Roger, lo Champagne dell’amicizia

Pol Roger cantina

Il 2024 è un anno significativo per la maison di Champagne, che festeggia i 175 dalla sua fondazione. Il consolidamento della sesta generazione, nonché i 40 anni dal lancio sul mercato della Winston Churchill Pol Roger lo Champagne dell’amicizia che lega i Pol-Roger con la famiglia dell’ex primo ministro inglese,

Sono passati esattamente 175 anni da quando, il 2 gennaio 1849, un giovane Pol Roger completava la sua prima vendita di vino, dando di fatto origine all’attività di produttore di Champagne in quel di Aÿ, village ai piedi della Montagne de Reims. Nel 1851, l’azienda, in piena espansione, fu trasferita a Épernay, dove venne privilegiata la produzione di Champagne brut, la tipologia più apprezzata dagli inglesi. Fu così che, in pochi anni, il marchio conquistò un successo incredibile nelle esportazioni, che permise all’azienda di sopravvivere anche alla terribile catastrofe che la colpì il 23 febbraio del 1900, quando l’intero stabilimento crollò su sé stesso, distruggendo cinquecento tonneau e un milione e mezzo di bottiglie. 

Al timone sempre la stessa famiglia

All’epoca, a capo dell’attività, c’erano i figli di Pol Roger, Maurice e Georges (i quali nel frattempo avevano fatto annettere “Pol” al proprio cognome, diventato così Pol-Roger), che in breve tempo erano riusciti a riavviare la produzione, anche grazie alla solidarietà di altre maison. Negli anni che seguirono, quattro generazioni di Pol-Roger si sono succedute al timone della cantina che è, oggi, tra le prime cinque più importanti della Champagne, nonché un raro esempio di azienda ancora di proprietà della stessa famiglia del fondatore la quale, con il recente approdo del giovane Bastien Collard de Billy, ha ufficialmente raggiunto la sesta generazione. Segretario generale nel consiglio della famiglia, nonché colui che, concretamente, assieme al Comitato tecnico, decide le cuvée della maison, Bastien è anche la persona incaricata di curare la relazione con la famiglia Churchill, nel rispetto di una delle amicizie più affascinanti nate grazie al vino. 

Pol Roger Cuvee Sir Winston Churchill
Pol Roger Cuvée Sir Winston Churchill

Un Primo Ministro per amico

Fu durante un banchetto indetto per i festeggiamenti dell’armistizio che l’ambasciatore britannico in Francia, Mr Alfred Duff Cooper, facendo servire un Pol Roger Vintage 1928, fece le presentazioni tra il primo ministro inglese Winston Churchill e l’affascinante Odette Pol-Roger, tra i quali nacque una duratura amicizia. 

Quando, nel 1965, il Primo Ministro venne a mancare, la famiglia Pol Roger decise, in segno di lutto, di bordare di nero le etichette delle bottiglie destinate alla Gran Bretagna. Come ulteriore segno di amicizia, dieci anni dopo, nel 1975, di comune accordo con la famiglia del Primo Ministro, avviò poi la produzione di quella che sarebbe diventata l’etichetta di prestigio della maison: la Cuvée Winston Churchill. L’edizione limitata, nel solo formato magnum, venne lanciata sul mercato nel 1984, a Blenheim Palace, luogo natio di Churchill, nella ricorrenza dei 110 anni della sua nascita, e da allora ne sono state prodotte solo 21 annate (l’ultima, la 2015, è uscita lo scorso dicembre). 

Oggi come allora, quello che ancora lega le due famiglie, lo ha ben sottolineato lo stesso Bastien Collard de Billy, «è unicamente un rapporto di amicizia»: non esiste alcun tipo di royalty sul nome e l’unico impegno che Pol Roger deve rispettare è quello di far assaggiare alla famiglia Churchill il vino prima della sua messa in commercio.

Bastien Collard de Billy
Bastien Collard de Billy, sesta generazione alla guida di Pol Roger

Oh, l’Italie!

Il giovane Bastien Collard de Billy è anche la persona scelta per seguire personalmente l’Italia, una piazza in evoluzione che, negli ultimi anni, sia per la tipologia di consumi sia per l’erudizione della clientela, ha richiesto un coinvolgimento più diretto da parte della famiglia. Sin dal 2015 Pol Roger è distribuito nel nostro Paese da Compagnia del vino, azienda fondata nel 1997 da Giancarlo Notari, la quale, da due anni, vede tra i propri soci anche la stessa Pol Roger Cie. 

Abbiamo avuto modo di incontrare personalmente Bastien durante un pranzo che si è tenuto al ristorante Seta dell’Hotel Mandarin di Milano, locale due stelle Michelin guidato dal bravo chef Antonio Guida e dal suo inseparabile Executive sous chef Federico Dell’Omarino. Una degustazione in cui i grandi piatti del Seta hanno incontrato i grandi Champagne di Pol Roger, in un connubio perfetto che aveva come garanzia la personale passione di chef Guida per lo Champagne e l’esperienza del sommelier e Beverage Manager del Mandarin Hotel, Andrea Loi.

Pol Roger vigneti
Vigneti della maison Pol Roger

La degustazione al Seta di Milan

Le prime ad uscire sono state le due cuvée di parti uguali di Pinot Nero, Meunier e Chardonnay, l’Extra Brut Pure, dai profumi di frutta bianca e dal sorso secco e voluminoso, e il Brut Réserve, che Bastien ha definito la «cuvée più difficile da realizzare», perché non si affida a un millesimo eccezionale e deve rappresentare con continuità l’azienda. Nel suo incontro con il Cavolfiore in tempura, su crema di carota speziata e brodo di alghe agrumato, piatto estremamente tecnico al netto della sua apparente semplicità, la Réserve in particolare ha accompagnato con la sua bocca morbida e cremosa le delicate note dolci e speziate della composizione vegetale. 

La scena è andata quindi al Rosé Vintage 2018, un sapiente blend di Pinot Nero al 50% e Chardonnay al 35%, al quale viene aggiunto prima della presa di spuma un altro 15% di Pinot Nero vinificato in rosso, proveniente da una parcella differente. Un vino spumante di spiccata intensità fruttata e sapido, che ha trovato un riuscito match, non solo cromatico, con il Risotto con lampone e crema di erbe, giocato sull’equilibrio tra acidità, grassezze e la decisa aromaticità erbacea. 

Il Brut Vintage 2016, cuvée di Pinot Nero (60%) e Chardonnay (40%) affinata per 7 anni, con il suo sorso ricco, tostato, appena affumicato e teso, ha creato un connubio a dir poco magico con il Petto di pollo ficatum, stregando lo stesso Bastien col suo perfetto bilanciamento di sapidità, note amaricanti e affumicature apportate dagli elementi che accompagnavano la carne, ovvero polvere di capperi, cipollotto arrosto e millefoglie di rigaglie. 

Pol Roger maison
Pol Roger, maison

Un abbinamento inaspettato con la Cuvée Sir Winston Churchill 2015

Non era un compito facile quello di trovare un abbinamento a tavola per la Cuvée Sir Winston Churchill 2015, blend segreto di Chardonnay e Pinot Nero, sottoposto a un affinamento di 8 anni per dar vita a un vino volutamente sontuoso, complesso e robusto, atto a incarnare la figura dell’uomo da cui prende il nome. Figlio di un’annata difficile e molto calda, il millesimo ‘15 si offre più immediato e accessibile rispetto al precedente 2013, ma non privo di quel carattere deciso e sfaccettato, che regala note di agrumi canditi, mandorla, pan carré e ostriche, su una bocca ricca e densa, con golosi ritorni di zucchero a velo e tostature. Proprio per assecondare questo suo ensemble tostato e tendenzialmente rotondo, è stato abbinato con successo a un dessert di moderata dolcezza, il Parfait alla liquirizia, con cristalli di foglie di tabacco Kentucky, pera speziata e crema al caffè. 

Dolce chiusura con la cuvée demi sec Rich, blend delle tre uve cui si aggiunge un 25% di riserva della casa, che affina per almeno 4 anni prima della commercializzazione. Un altro non vintage dell’azienda, un’altra tipologia ormai pressoché introvabile sul mercato, nonostante si tratti di un vino ammaliante nel comparto olfattivo (con confetto e cedro e zenzero canditi) quanto dinamico in quello gustativo, dove l’acidità squillante e la bollicina vivace stemperano in modo convincente qualsiasi accenno di dolcezza. Uno spumante perfetto a chiusura di pasto, tanto quanto in apertura, magari per accompagnare un aperitivo a base di crudi di crostacei, formaggi o rustici di pasta sfoglia.

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