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Opportunità nell’avversità: Opera Unica di Donnafugata

Donnafugata, Contessa Entellina Chardonnay Opera Unica 2018 - Calice

Uno Chardonnay attaccato da botrytis cinerea ha permesso la nascita di un vino “Opera Unica”, sfruttando un’opportunità produttiva nell’avversità climatica.

Questa storia è la dimostrazione che talvolta “non tutti i mali vengono per nuocere” oppure che spesso le situazioni critiche celano alcune opportunità e basta coglierle con mente aperta al cambiamento di canone per poterle sfruttare al meglio e ottenere un’opportunità inaspettata e unica che almeno allevia in parte o totalmente l’avversità. 

A Donnafugata nell’anno 2018 è successo proprio questo che ha permesso la nascita di Opera Unica, uno Chardonnay da muffa nobile che per la Sicilia è decisamente raro. Il protagonista di questa storia è il vigneto Senore in contrada Mazzoporro (tenuta di Contessa Entellina) che nel 2018 ebbe la sfortuna di subire ben 138 ml di pioggia in pochi giorni, che sommati ai precedenti la resero una annata con piogge abbondanti. Il risultato? una vendemmia compromessa; si decise quindi di lasciare l’uva in pianta e si procedette verso altri vigneti. 

Qualcuno passava regolarmente nel vigneto per vedere comunque i lavori da affrontare per rendere il vigneto idoneo alla preparazione per la prossima annata, inveendo contro la malasorte di quell’anno. Improvvisamente si accorse che una parte dei grappoli era attaccato da una muffa di colore grigiastro ed avvisò responsabili agronomici di Donnafugata che, dopo le opportune verifiche, stabilivano essere botrytis cinerea, la responsabile di tanti vini dolci famosi europei e un siciliano. I boomer ricorderanno lo Chardonnay botritizzato 1991 di Tasca d’Almerita che ebbe lo stesso percorso. 

Donnafugata Contessa Entellina Chardonnay Opera Unica 2018, la confezione
Donnafugata Contessa Entellina Chardonnay Opera Unica 2018, la confezione

Nasce così quasi per scommessa e per cogliere l’opportunità Opera Unica, un nome che è anche un augurio, tirato in pochissimi esemplari (sole 6.574 bottiglie) e figlio di una situazione particolarissima e affascinante. 

Come riportato dall’azienda stessa, è un vino “ideale con sushi, le pietanze della cucina asiatica a prevalente gusto umami, piatti a base di funghi, carni bianche. Da provare anche con bottarga e formaggi semi-stagionati”. Non va servito troppo freddo, ma a 12-14°C.

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