DegustazioniIn giro per cantine

Novità in Franciacorta, al Consorzio e alla Montina

Silvano Brescianini, presidente Franciacorta

Rinnovare immagine e logo non è solo questione di forma, ma serve a rafforzare l’idea che si vuole dare del brand. È quanto ha guidato sia il Consorzio Franciacorta, che ha modificato il proprio logo storico, sia l’azienda Montina.

Il Consorzio Franciacorta si presenta con una nuova veste nel 2024. Una brand image rinnovata con un logo che definirei più solido, progetto guidato dall’agenzia di branding e design AUGE. Solidità e forme pulite, ecco cosa trasmette la nuova “F” che identifica il metodo classico italiano e lombardo prodotto nella provincia di Brescia, in quel territorio di natura morenica e dai confini naturali. 

Siamo felici di presentare la nostra nuova brand image, che rappresenta il nostro impegno continuo verso l’eccellenza, l’innovazione nel settore vinicolo e la nostra volontà di evolvere con il tempo. E i nostri cardini: eleganza e prestigio, ma anche rigore, precisione e determinazione. Ringraziamo AUGE per il loro contributo prezioso e siamo fiduciosi che questo lavoro porterà Franciacorta a nuovi traguardi.”, le parole di Silvano Brescianini, Presidente di Franciacorta. 

Il vino Franciacorta

Calici Franciacorta
Rinfreschiamo la memoria. Parliamo di un vino con le bolle che diventa Docg nel 1995. Per essere un Franciacorta i punti saldi di riferimento sono: 

  • il metodo di rifermentazione in bottiglia con conseguente sboccatura e illimpidimento naturale del vino; 
  • produzione dalle sole uve Pinot Nero, Chardonnay, Pinot Bianco ed Erbamat, in percentuali diverse; 
  • le categorie di produzione principali sono Franciacorta Docg, Franciacorta Rosé Docg e il famoso Franciacorta Satén Docg, tutti declinabili con la menzione millesimato e/o riserva. 
  • l’areale è circoscritto alla provincia di Brescia e, confini politici a parte, è naturalmente descritto da confini naturali. Il lago di Iseo a nord, il Monte Orfano a sud e corsi d’acqua a est e a ovest.

I dati e le mappe di Masnaghetti.

Con un tasso di crescita dei fatturati del 2023 sul 2022 in aumento del 2,8% e del 6,4% per quanto riguarda i prezzi medi, si lavora affinché il trend di crescita riguardi anche il 2024 con grandi novità in serbo. Una su tutte lo studio del territorio da parte di Alessandro Masnaghetti con la produzione della prima edizione della mappa della Docg e l’introduzione alle Unità Geografiche

Bowl Franciacorta
Non ancora regolamentate a livello disciplinare, cosa per cui servirà del tempo, fanno però riferimento a
toponimi storici, in buona parte già presenti sul catasto napoleonico che ha fornito le solide basi del lavoro svolto da Masnaghetti in prima persona. 

La Montina diventa Montina. 

Montina-Marzia-Boaglio-Alberto-Pedrali-Michele-Bozza-New-Brand-Identity-copyright-foto-Sofia-Dalco
Montina Franciacorta, Marzia Boaglio, Alberto Pedrali, Michele Bozza, foro di Sofia Dalco


Ma le novità dal mondo Franciacorta non terminano certo qui… un’azienda su tutte ha attirato la mia attenzione, complice anche in questo caso un cambio immagine. In realtà il
rebranding di Montina è stato solo un pretesto per immergersi nuovamente nella loro realtà così ricca in storia e eredità del passato, resa ancora più affascinante dalle numerose commistioni con l’arte e la parte di eventistica favorita da una meravigliosa Villa Baiana, luogo di accoglienza adatta a cerimonie e festeggiamenti vari. 

La famiglia Bozza acquisisce tenuta e Villa nel 1982, ma la location è datata 1620. Siamo nella parte più alta della Franciacorta, a nord della denominazione e in alta collina. Luogo questo avvezzo alla coltivazione dell’uva e alle colture mediterranee in generale. Lo testimoniano anche la presenza di ulivi e di un cedro del Libano le cui origini sono accertate 1804. 

Restyling di logo e etichette 

Montina New brand Identity copyright foto Sofia Dalco
Montina Franciacorta New Brand Identity, foto di Sofia Dalco


Nel 1987 vede la luce la prima vendemmia e nel 2004 è tempo di realizzare la prima riserva. Oggi, giunti alla
37esima vendemmia, La Montina diventa Montina e presenta il restyling di logo e etichette. Un lavoro complesso ma altrettanto armonioso tra lo studio di grafica che collabora con l’azienda dal 1996, rappresentato da Alberto Pedrali. E l’artista metafuturista Marzia Boaglio. Donna dall’innata sensibilità, predisposta all’ascolto e dalla visione di forme e colori mai banale. In questo gioco a sei mani con l’azienda sono state studiate nuove forme, del logo e delle etichette stesse, nuovi colori e nuove texture. Il tutto per rendere l’esperienza gustativa dei Franciacorta Montina più trasversale possibile. Esattamente come vuole la filosofia aziendale, che da sempre spazia tra esperienze gustative e più o meno immersive. 

Imperdibile l’assaggio del loro Extra Brut così come del Demi Sec Rosé. Due prodotti diametralmente opposti dalla grande personalità. Personalmente trovo curiosa quanto accattivante la scelta di realizzare un rosé Demi Sec. Scelta audace, di certo non banale per la quale la domanda sorge spontanea. Quando è il momento ideale per degustare un demi sec? A quanto pare l’aperitivo… la sua dolcezza presente ma ben integrata non è poi tanto distante dalla dolcezza di un cocktail se ci pensate e se si gioca con la temperatura di servizio, il gioco è fatto. Sta a vedere che abbiamo trovato il famigerato vino della next gen!

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