Siamo decisamente molto contenti. La presentazione della Guida Essenziale ai Vini d’Italia 2025 è stata una bellissima festa sia a Milano che a Roma. Lo dimostrano i commenti e i ringraziamenti che ancora ci stanno arrivando, ma siamo noi a ringraziare tutti voi.
Lo so, può sembrare ridondante e magari anche un po’ autocelebrativo, ma permetteteci di ringraziare tutti coloro che hanno contribuito al successo della doppia presentazione (Milano e Roma) della Guida Essenziale ai Vini d’Italia 2025.
Partiamo da voi lettori, appassionati come noi di vino, che ci seguite e accorrete numerosi alle nostre degustazioni dimostrando con la vostra presenza che vi fidate del nostro giudizio.
Grazie ai produttori di vino, agli operatori e alla stampa
Quindi i produttori che credono in DoctorWine e apprezzano il nostro modo di lavorare, confermando con la loro partecipazione la validità del nostro progetto. Quest’anno, durante la premiazione, abbiamo avuto con noi davvero il gotha della produzione italiana, a partire dai “grandi saggi”, coloro che negli anni avevano ricevuto il premio Una vita per il vino e che ci hanno onorato della loro presenza anche quest’anno, regalando pillole della loro saggezza. Ma non sono stati gli unici. Sul palco del Principe di Savoia si sono alternati alcuni fra i più importanti e brillanti protagonisti del mondo vitivinicolo italiano, alcuni dei quali è molto difficile vedere in giro.
Poi un grazie agli operatori del settore (ristoratori, enotecari, buyer, distributori, rappresentanti, sommelier), che approfittano delle nostre presentazioni per assaggiare i grandi vini che selezioniamo, fiduciosi nella qualità delle nostre scelte. E ovviamente grazie alla stampa, ai blogger, agli influencer che seguono le nostre manifestazioni e le pubblicazioni dando loro risalto.
Grazie alla nostra piccola ma agguerrita organizzazione
Ma permettetemi di ringraziare anche tutta la squadra DoctorWine, in primo luogo la nostra microredazione. Per questioni gerarchiche parto dal direttore Daniele Cernilli, per la fiducia che mi accorda come suo braccio destro, ma voglio porre in giusto rilievo il lavoro della segretaria di redazione Iolanda Maggio, che oltre a effettuare tutto il caricamento dati sul gigantesco database che c’è dietro la guida, esegue in prima persona le traduzioni per l’edizione inglese (da bambina ha vissuto negli Stati Uniti ed è bilingue). Poi la grafica Stefania Serra, il cui impegno va ben oltre il progetto grafico e l’impaginazione della guida, ma sconfina nel lavoro di redazione, con il controllo dei dati aziendali dei produttori recensiti. E ovviamente il “fiancheggiatore esterno”, il vice curatore Riccardo Viscardi, che per me costituisce anche un consigliere erga omnes.
Poi i collaboratori-degustatori, per la loro disponibilità a scorrazzare in giro per l’Italia girando per i consorzi vinicoli, per le aziende, per anteprime e manifestazioni varie, assaggiando migliaia di vini, scegliendo e recensendo i migliori.
Infine (last but not least, direbbero gli anglosassoni) la squadra commerciale – capeggiata dall’amministratore unico Marina Thompson – che rende possibile la realizzazione di eventi complessi come sono le nostre presentazioni. Non abbiamo avuto un solo commento negativo, i sommelier della Fisar sono stati tutti bravissimi e tantissimi produttori si sono sobbarcati l’onere di presidiare i loro tavoli raccontando la propria azienda, spiegando i propri vini e riempiendo bicchieri.
Infine qualche numero
Per concludere qualche numero: 351 produttori presenti con i loro banchetti tra Milano e Roma, un migliaio di vini di altissima qualità proposti in degustazione, 4 seminari guidati, quasi 2700 persone presenti tra le due città. Se questi non sono i numeri di un successo di cui essere orgogliosi, ditemi voi quali lo sarebbero.
Mi ripeto, siamo molto contenti: sembra che DoctorWine sia per molti una sicura guida alla scelta di grandi vini italiani. E non potevamo sperare niente di più per il nostro progetto editoriale.