Un piatto che sa di casa e di ricetta della nonna, che utilizza gli avanzi del lesso. Ci abbiniamo il Chianti Classico Belcanto 2022 Nittardi (che abbiamo assaggiato in anteprima) e che completa il piatto.
Ingredienti per 4-5 persone:
400 g circa di carne di manzo lessa; 500 g di patate non novelle e con la polpa farinosa; 2 uova; 50 g di parmigiano grattugiato; 1 spicchio d’aglio; prezzemolo; poca scorza di limone grattugiata; 200 g di pangrattato; sale e pepe, olio di oliva o di arachide per friggere.
Preparazione:
Lavare le patate e, senza sbucciarle, lessarle mettendole in acqua inizialmente fredda.
Ripulire la carne dalle parti troppo grasse e dalle cartilagini e tritarla con il macinacarne o con il mixer (in questo caso non frullare troppo: il trito deve risultare non troppo fine).
Togliere allo spicchio d’aglio il germoglio interno e tritarlo finissimo con una manciatina di prezzemolo.
Quando le patate saranno cotte, pelarle e passarle dallo schiacciapatate, lasciandole cadere in una ciotola.
Unire la carne, il formaggio, la scorza di limone, il trito di aglio e prezzemolo, le uova intere, sale e pepe.
Lavorare l’impasto con le mani per qualche minuto in modo che risulti liscio e ben amalgamato. Prenderne un pezzo e rotolarlo fra le mani dandogli la forma di una piccola salsiccia e, quando la polpetta è pronta, rotolarla nel pangrattato in modo che se ne rivesta bene.
Una volta che le polpette saranno tutte pronte, friggerne cinque o sei alla volta in olio caldo molto abbondante (170 gradi) e scolarle dopo cinque o sei minuti, quando saranno ben dorate.
Una volta scolate, passarle su un doppio foglio di carta da cucina e servirle spruzzate leggermente di sale.
Si mangiano calde o tiepide ma sono ottime anche fredde.
Vino in abbinamento:
(a cura di Stefania Vinciguerra)
Chianti Classico Belcanto 2022 Nittardi
Rubino molto intenso e concentrato. Lo spettro olfattivo è fruttato nitido, con note di susina e ciliegia scura, accenni floreali di viola e ricordi di macchia mediterranea. All’assaggio è di medio corpo, agile e salino, con tannini croccanti e una persistenza lunga e fruttata.
Zona di produzione: comune di Castellina in Chianti. Una parte proviene dai vigneti a Nittardi, situati a 450 metri d’altitudine mentre l’altra proviene dal vigneto a Sud di Castellina nella zona di Villa Rosa situato a 270 metri d’altitudine. Entrambi i vigneti hanno un suolo medio profondo argilloso-calcareo, ricco di galestro che regalano una buona freschezza e lunghezza ai vini.
Vitigni: 90% Sangiovese, 10% altre varietà autoctone: Canaiolo, Colorino, Malvasia Nera, Ciliegiolo, Mammolo, Foglia Tonda e Pugnitello. I vigneti a Nittardi sono piantati esclusivamente con uve Sangiovese mentre il vigneto a Villa Rosa, piantato nel 1968, vede principalmente uva Sangiovese insieme a sette altre sette varietà autoctone. La densità di ceppi per ettari varia da 3.000 a 6.660, a seconda dell’età dei vigneti, la resa per ettaro è di 35-40 hl.
Processi produttivi: fermentazione naturale in serbatoi di acciaio inox seguita da 12 mesi in tonneau da 500 litri e botti da 3500 litri infine alcuni mesi in bottiglia.
Temperatura di servizio: 16° C.
Abbinamenti consigliati: antipasti e primi della creativa cucina toscana.
Curiosità: sull’etichetta di Belcanto, Michelangelo è raffigurato su un mosaico di otto pietre Galestro, tipiche per il suolo dei vigneti di Nittardi. Le pietre sono otto proprio perché il vino è un blend di otto varietà autoctone diverse.