Due le nuove Cuvée Tal, le Supertirol di Cantina Bolzano: Tal 1930, bianca, e Tal 1908, rossa. Due vini di grande espressività che si pongono ai vertici della gamma della cantina.
Chiunque ami i vini altoatesini conosce la costanza qualitativa dei vini della Cantina Bolzano – Kellerei Bozen. È una delle realtà produttive più importanti, con alle spalle una storia di tutto rispetto. Con l’attuale assetto è nata nel 2001 dalla fusione tra due cantine fondamentali per la zona di Bolzano: le cantine di Gries (fondata nel 1908) e di Santa Maddalena (1930). Tenete a mente queste date, le ritroveremo nei due nuovi vini, come omaggio alla storia della cantina.
Fin dal 2014 il direttore-enologo, il Kellermeister della cantina Stephan Filippi, ha selezionato le parcelle e le uve più indicate alla nascita di due cuvée di prestigio, un vino bianco e uno rosso, che rappresentassero T- tradizione, A – autenticità, L – longevità, e da questo acronimo è nato il nome Tal. In tedesco, però, significa “valle”, quindi il nome ha comunque anche una valenza territoriale, rafforzata dall’importanza del torrente Talvera (ritorna la sillaba Tal-) che con le sue antiche inondazioni ha creato il terreno alluvionale su cui sono impiantati i vigneti delle uve rosse.
Cuvée Tal, le Supertirol di Cantina Bolzano
Ai nomi delle Cuvée Tal è stato aggiunto l’anno di fondazione delle due cantine primigenie, abbiamo quindi il Tal 1908, rosso, e il Tal 1930, bianco.
La cuvée bianca
Per il bianco sono stati selezionati vigneti intorno ai 30 anni di età, ad un’altitudine compresa tra i 400 e i 700 metri, fino al famoso Altipiano del Renon. Notevole luce solare ed elevate escursioni termiche, unite al vento talvolta impetuoso della Valle Isarco, caratterizzano il microclima di questi vigneti.
È stata scelta una base di Chardonnay, la varietà forse più rappresentativa in ambito internazionale, la varietà che più si adatta al territorio. Vi è stato unito il Sauvignon, una delle uve preferite di cantina, che con la sua importante aromaticità contribuisce a differenziare il Tal dalle altre cuvée. Infine, il 10% di Pinot Grigio per regalare equilibrio e aggiungere dinamica alla potenza espressiva. Un blend pensato per avere ampiezza gustativa con spinta verticale.
Ovviamente le tre varietà hanno tempi diversi di raccolta e vengono vinificate separatamente. Lo Chardonnay e il Pinot Grigio svolgono anche la malolattica mentre il Sauvignon no. Il taglio viene fatto a fine fermentazione, la maturazione si svolge un anno barrique ed è seguita da ulteriori 14 mesi di affinamento in acciaio.
La cuvée rossa
Per il Tal rosso si voleva esaltare la territorialità. I viticoltori di Bolzano devono al torrente Talvera di cui dicevamo prima (quello che ha come prima sillaba proprio “Tal”), il tipo di terreno su cui hanno piantato i loro vigneti e che nel tempo si è dimostrato estremamente adatto non solo al Lagrein, ma anche al Cabernet e al Merlot.
La scelta è caduta su vigneti che vantano fino a 50 anni, ubicati nella conca di Bolzano a circa 250 metri, in posizione soleggiata ma rinfrescati dal vento della Val Sarentino. Sebbene il Lagrein sia un’uva estremamente generosa, ne sono state limitate le rese a 70 quintali per ettaro. Ed è proprio il Lagrein a fare la parte del leone, costituendo l’80% del blend, per marcare il vino con la sua forte matrice altoatesina. L’apporto di Cabernet Sauvignon dona struttura mentre il Merlot aggiunge morbidezza. Un rosso di taglio internazionale ma dalla connotazione territoriale.
Anche in questo caso, come per il bianco, le tre varietà sono vinificate separatamente e unite dopo la fermentazione alcolica. La maturazione avviene per un anno in barrique cui segue un ulteriore affinamento in cemento.