Nasce il primo Manuale di abbinamento pizza-vino della associazione Verace Pizza Napoletana, quando pizza e vino si attraggono
Nell’ambito della gastronomia italiana, due protagonisti indiscussi hanno da sempre dominato le tavole e i palati: la pizza e il vino. Recentemente, l’Associazione Verace Pizza Napoletana (VPN), con Antonio Pace alla presidenza, ha proposto un progetto volto a potenziare questa unione intramontabile nelle pizzerie associate, suscitando grande interesse e dibattito.
La presentazione del progetto ha avuto luogo nel suggestivo scenario del Castello di Solfagnano, situato nella provincia di Perugia. Qui la delegazione campana dell’Associazione Italiana Sommelier (AIS), guidata da Tommaso Luongo, ha incontrato i maestri pizzaioli del VPN e insieme a un panel di degustazione, si sono proposti assaggi di alcune tipologie di pizze, abbinate con vini campani e umbri. Le pizze sono state selezionate accuratamente per offrire una combinazione di iconiche ricette tradizionali e varianti più moderne, al fine di presentare una gamma diversificata e rappresentativa delle diverse caratteristiche della cucina napoletana. L’incontro non solo ha consolidato questa alleanza culinaria, che può essere considerata di lunga data, ma ha anche ispirato riflessioni su aspetti legati alla attuale situazione della ristorazione, del mondo pizza e alla cultura enogastronomica italiana ad essa collegata.
Gli abbinamenti tra pizza e vino
La combinazione tra pizza e vino non è certo una novità nel panorama culinario, è infatti sempre stata considerata una vera e propria alleanza. La sensazione è però che non sia mai riuscita a diventare una vera e propria moda. Se si indaga sulle ragioni di questa convivenza ancora “in via di sviluppo”, è plausibile considerare il profilo del consumatore tipico della pizzeria, spesso giovane e non necessariamente orientato all’abbinamento con il vino. Tale tendenza può essere correlata anche al costo di una bottiglia, al consumo limitato di alcolici in giovane età e alle dimensioni standard da 750 ml, spesso eccessive per una serata pizza. Tuttavia, l’attenzione recente sull’elevazione di entrambi i prodotti a livello di eccellenza sta suscitando un nuovo entusiasmo e un rinnovato apprezzamento per questa unione.
Un connubio di valore socio economico
Abbinamento gastronomico a parte questo connubio non è solo una questione di gusto, ma anche di valore socio-economico. Le pizzerie associate alla VPN, abbracciando questo “codice interno dell’abbinamento pizza-vino”, potrebbero sfruttare questa sinergia per elevare ulteriormente la propria offerta e distinguersi sul mercato, allontanandosi una volta per tutte dalla competizione con il ristorante e che le fa apparentemente sembrare di “serie b”. L’introduzione di una selezione accurata di vini, pensati appositamente per accompagnare le diverse varianti di pizza napoletana, potrebbe attrarre una clientela più sofisticata e interessata all’esperienza gastronomica nel suo complesso.
Sotto il profilo enologico, questo progetto offre un’occasione unica per promuovere la cultura del vino di qualità e valorizzare il lavoro dei produttori locali, con probabile maggior contenimento dei prezzi. Questi ultimi potrebbero così beneficiare di un nuovo canale di distribuzione per i propri prodotti, contribuendo a diffondere la conoscenza e l’apprezzamento delle eccellenze vinicole.
In occasione della ricorrenza annuale della associazione VPN, che si terrà nel mese di luglio, ci sarà la presentazione ufficiale del Manuale, quale risultato delle prove effettuate dal panel.
Gli abbinamenti proposti durante l’anteprima del progetto
Pizza | Vino |
Categoria: Classiche – Margherita: San Marzano, fiordilatte, olio evo e basilico |
Penisola Sorrentina Gragnano 2022 Vini Iovine (Rosso frizzante) |
Categoria: Fritte – Pizza fritta: Ricotta, pepe, ciccioli, fiordilatte |
Caprettone Spumante Millesimato Brut Pietrafumante 2020 Casa Setaro |
Categoria: Del bosco – Umbra: Funghi porcini, tartufo nero, mozzarella e norcino |
Colli Altotiberini Calor Vita 2017 Castello di Solfagnano (Merlot, legno grande) |
Categoria: Del cuoco – Genovese: Genovese e scaglie di pecorino |
Campi Flegrei Falanghina Cruna De Lago 2022 La Sibilla |
Categoria: Del salumaio – Nduja: Nduja, San Marzano, fiordilatte e stracciatella |
Umbria Rosato Particella 7 2022 Castello di Solfagnano ( Pinot Nero) |
Categoria: Di mare – Mozzarella di bufala, piennolo giallo del Vesuvio, filetti di tonno sott’olio, bottarga, |
Fiano di Avellino 2021 Rocca del Principe |