Grande evento alla Nuvola Lavazza di Torino per festeggiare i primi 20 anni di attività dell’Associazione Produttori del Nizza. Le migliori Nizza ora sul mercato.
Determinazione e condivisione di un progetto comune. Questa potrebbe essere una delle definizioni che raccolgono i punti principali su cui si basa il successo dell’Associazione Produttori del Nizza che, nata nel 2002, ha raggiunto tutti i traguardi che si era preposta. Lo scorso 21 novembre, presso la Nuvola Lavazza di Torino oltre ad avere spento le prime venti candeline, l’Associazione ha fotografato il lavoro di promozione svolto per la Docg Nizza; in cima c’è un fatto evidente: il numero delle cantine associate è in continuo aumento. Attive e coinvolte nel progetto.
Su 81 totali, ben 58 erano presenti all’evento organizzato nella prima capitale d’Italia per presentarsi ai 500 gli operatori Ho.Re.Ca. e Sommelier accreditati. Dove una lunga e ricca sessione di degustazione è stata preceduta da un Forum, che ha messo in luce la presenza del Nizza, prodotto in 18 comuni del Monferrato, in molti mercati stranieri con un totale di 800mila bottiglie prodotte annue, cresciute del 30%, in termini di volumi, solo negli ultimi cinque anni.
«Il Nizza Docg sta crescendo, di anno in anno, in diffusione sui mercati, in qualità e in notorietà e per questo è fondamentale coinvolgere i professionisti del vino di grandi città Italiane ed estere così da essere “forti in casa propria” quindi Torino e conquistare le grandi capitali internazionali», ha affermato Stefano Chiarlo, attuale Presidente dell’Associazione Produttori del Nizza. Che ha tenuto a ricordare come da una sottozona della Barbera d’Asti, il Nizza deve il suo riscontro positivo nei consumatori soprattutto alla forza di squadra e all’impegno profuso da ogni singolo produttore.
Dal piccolo agricoltore alla cooperativa, tutti seguono personalmente l’intera filiera produttiva volta al raggiungimento del migliore livello qualitativo possibile. Come? Con quello stesso spirito di appartenenza e volontà di crescere, tutt’ora vivo, che spingeva i produttori – appena una decina nei primi anni 2000 – a confrontarsi, costantemente, attraverso le cosiddette degustazioni alla cieca – al buio – senza conoscere l’autore del vino per tracciare i punti comuni, di qualità e imprescindibili in un Nizza. Così facendo, nel tempo si è andato a delineare uno stile, un gusto e un livello elevato dei vini.
Altre tappe fondamentali per questa crescita e di un’offerta turistica più integrata, sono stati l’ottenimento nel 2014 della Docg Nizza e la realizzazione, nel 2018, della mappa del territorio con Enogea. Nel futuro, l’Associazione e i suoi produttori sono già al lavoro per andare ancora più in profondità e raggiungere un’ulteriore definizione di questi microterritori presenti all’interno dell’areale, così da rendere ancora più sfaccettato e complesso il mondo del Nizza. E, non ultimo, sono già state calendarizzate ulteriori attività in Italia e all’estero, come altri e numerosi incontri con addetti al settore a Stoccolma, Copenaghen, Bruxelles, Lucerna e Lugano.
Queste alcune delle migliori Nizza e Nizza Riserva recensite da Riccardo Viscardi e Stefania Vinciguerra in occasione delle degustazioni realizzate per la Guida Essenziale ai Vini d’Italia 2023. Per leggere la scheda vino, cliccare sul nome.